Turismo integrato e sociale – una giornata studio

Una giornata studio sul turismo integrato e sociale
Il turismo integrato e sociale in ambito rurale è visto da Agronetwork in relazione alla continua innovazione per l’ agricoltura sostenibile.
Nel quinto convegno del primo biennio di attività,
ad inizio autunno 2019, Agronetwork a Roma, presterà particolare attenzione a come le pratiche, anche innovative, per l’agricoltura sostenibile si colleghino e integrino con la caratterizzazione del paesaggio agricolo e della connessa offerta turistica.
Offerta che deve saldarsi con tutte le potenzialità dei territori, nei diversi aspetti culturali proposti anche dai borghi storici e dalle attività che mantengono vivi e coinvolgenti questi e gli ambienti agricoli e naturali.

Il turismo integrato e sociale è uno dei temi interconnessi per i quali Agronetwork l’associazione intende sviluppare progetti con le aziende agricole e della trasformazione, in collaborazione con i territori e la ricerca scientifica, a vantaggio di tutta l’offerta culturale ed economica italiana.
Aumenta infatti la consapevolezza del collegamento tra ambiente, sostenibilità, economia circolare, energia, turismo e paesaggio.
Nell’ambito dell’agricoltura sostenibile, nelle tre fasi che portano dal campo al prodotto finito per il consumatore la fase di coltivazione è quella più diversificata, dalla coltura convenzionale alla produzione integrata, fino all’agricoltura biologica.
La produzione integrata e l’agricoltura biologica sono, dal punto di vista tecnico, tecnologico e di processo, in continua evoluzione dipendendo fortemente dalle esigenze contingenti, dallo sviluppo di conoscenze del settore e dalle normative che le regolano.
Lo sviluppo recente delle conoscenze del microbiota dei suoli agrari, e la sua importanza per la fertilità e per la risposta delle colture a situazioni di stress biotici ed abiotici, portano l’attenzione anche all’ambiente di coltura, in particolare sull’interazione suolo-pianta nella risposta ad agenti patogeni e alla difesa.
Inoltre, ogni tecnica, tecnologia, impostazione di processo deve anche tener conto del consumo di energia, acqua e materie prime e delle emissioni di CO2 equivalente che comporta la sua applicazione rispetto ad altre.

In questa prospettiva dinamica si colloca non solo il paesaggio italiano ma l’offerta turistica e culturale più in generale, che richiede sempre più anch’essa un approccio integrato dove le risorse culturali (borghigiana e paesistica) agricola e zootecnica (coltivazione ed allevamento) ed alimentare (enogastronomia) costituiscono degli asset strategici solo se accompagnate da servizi innovativi ed una ospitalità completa ed itinerante (il viaggio esperienziale).
Obiettivi da precisare nel programma della giornata dedicata al turismo integrato e sociale sono:
1 – individuazione dei servizi innovativi di tipo integrato per migliorare ed ampliare l’offerta turistica itinerante, in particolare in ambito agro turistico e paesistico, con attenzione specifica alle occasioni di sperimentazione esperienziale;
2 – approfondimento dei meccanismi biochimici e fisiologici che sottendono ai cicli biogeochimici degli elementi nutritivi – macro, meso e micro – nel suolo e nella pianta, anche in relazione della qualità attesa del prodotto finale, da elaborare per il turista – consumatore – discente;
3 – approfondimento delle dinamiche di produzione, di qualità, di performance e di bilancio energetico/emissione di CO2 in colture con tecniche colturali differenti, anche in funzione dell’areale di produzione, a fini informativi e certificativi;
4 – diversificazione degli avvicendamenti: studio dei vantaggi agro-ambientali derivanti, nel lungo periodo, dall’inserimento nell’avvicendamento delle colture leguminose, proteaginose (con particolare riguardo alla soia) e foraggere, in un’ottica anche paesistica e culturale;
5 – tecniche e sistemi di gestione del suolo: studio delle interazioni tra tecniche di lavorazione del terreno semplificate e gestione dei residui colturali, dei sovesci, delle colture di copertura e della flora infestante, in un’ottica anche di agricoltura sociale – didattica.