Sostenere i progetti di sviluppo agroindustriale

Sostenere i progetti di sviluppo agroindustriale AgroNetwork News - Trump colloqui Presidente Mattarella

Sostenere i progetti di sviluppo agroindustriale

Tra libero mercato e guerre doganali

 

Reagire il tutte le sedi politiche nazionali e particolarmente comunitarie per sostenere gli imprenditori italiani sui quali si concentrano i pesanti dazi sulle importazioni negli USA motivati da “l’affare Airbus”: è necessità prioritaria, ribadita da Agrinsieme, per evitare che produttori di eccellenze agroindustriali italiane paghino di tasca propria un conto che gli Stati Uniti d’America ritengono di caricare sull’Europa, accusata di aver dato sostegni pubblici alla competitività di Airbus in concorrenza con Boeing.

 

E’ evidente la distanza fra lo scontro complessivo tra aree economiche e l’attività quotidiana e pluriennale di singoli imprenditori più o meno piccoli. Quelli che sul primo dei due piani sono considerati costi a carico di vaste collettività continentali colpiscono direttamente aziende e persone che hanno nomi e storie spesso estranee all’oggetto formale del contendere.

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Occorre tutelare l’economia complessiva europea ma anzitutto i progetti imprenditoriali che hanno valorizzato nel mondo eccellenze dell’agroindustria italiana. Progetti che Agronetwork è disponibile a sostenere e riprodurre con particolarità, differenze e innovazioni anche profonde adatte ai singoli casi e orientate a valorizzare tipicità, filiere e altre collaborazioni.

Con prezzi gravati dai dazi i prodotti originali italiani sono anche più vulnerabili alla concorrenza fatta con imitazioni che già superano il fatturato dei prodotti imitati ai quali per giunta in molti casi ben poco somigliano, creando così maggiore confusione nei consumatori stranieri.

Rafforzare la corretta informazione e la promozione dei prodotti tipici italiani si conferma dunque una delle reazioni più importanti in un mondo sempre più determinato da flussi informativi spesso confusi. E per far questo occorrono risorse non limitate a quelle pubblicitarie delle singole aziende.

 

“Mai come ora la filiera agroalimentare deve rimanere unita e fare squadra per garantire stabilità e mantenere alti il valore e l’identità della produzione”. Ha affermato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

 

Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, intervenendo in audizione in Commissione agricoltura della Camera dei deputati,  ha ribadito che “Bisogna puntare sulla diplomazia e sfruttare i margini di manovra esistenti, (…) i dazi, infatti, sono passibili di periodiche revisioni, durante le quali si possono modificare le percentuali di riferimento del valore, i prodotti ai quali le tariffe aggiuntive vengono applicate e anche gli Stati membri ai quali si fa riferimento”.

 

Oltre la azione diplomatica verso gli USA, nella quale si è già impegnato personalmente il presidente della repubblica Sergio Mattarella, anche nella sua missione americana dei giorni scorsi,  occorrono misure in ambito europeo.

 

Il coordinamento Agrinsieme ha fatto appello a: “sostenere la politica degli accordi di libero scambio della UE con i Paesi terzi, così da consolidare e aumentare le possibilità di export; ampliare e mirare le azioni di promozione e di informazione attuate dall’ICE sul mercato statunitense e su altri mercati, come indicato anche dal Ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova; sollecitare l’UE affinché svolga un’attenta azione di controllo sulle triangolazioni commerciali che potrebbero essere messe in atto da Stati membri colpiti dai dazi con altri non colpiti; prevedere l’apertura dell’ammasso privato per tutti i settori produttivi eventualmente toccati da effetti negativi, insistendo sulla disponibilità manifestata in tal senso dalla Commissione UE; istituire un fondo europeo ‘azzera dazi’ come richiesto dal Governo italiano; chiedere all’UE di rafforzare la misura di promozione dei prodotti agroalimentari, e in particolare dei formaggi, negli USA prevista dal Reg. 1144/2014 e accelerare le tempistiche procedurali della stessa, così da renderla più efficace”.

 

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Comunicato Agrinsieme PDF