Relazioni con i social media per l’agroalimentare italiano

Convegno web reputation
Conoscere e gestire, non limitarsi a subire, lo sviluppo della reputazione aziendale nel WEB.
A questa esigenza sempre più pressante per il settore agroalimentare ha dato utili risposte il seminario “Web reputation: gestione della reputazione aziendale nell’agroalimentare”, organizzato da Agronetwork che si è svolto il 19 ottobre 2017 all’Università Luiss Guido Carli di Roma.
Con i contributi di specialisti esterni e degli stessi soci di Agronetwork è stato proposto un quadro di riferimento normativo e analitico che aiuti a prevenire ed affrontare disinformazione e circolazione in rete di false notizie nel settore agroalimentare.
Illuminanti i casi aziendali portati come esempi di reazione alle dinamiche nuove, molto più potenti e meno controllabili, con le quali si diffondono voci, pregiudizi e veri falsi nell’era del web caratterizzato da “social network” che generano e diffondono «fake news».
La reputazione aziendale è uno dei fattori determinanti per il successo di un’impresa o di un brand: studi recenti dicono però che le aziende faticano a esportare all’estero la reputazione di cui godono in patria. Soltanto una su dieci ha una reputazione più alta a livello internazionale rispetto a quella goduta nel proprio Paese e solo una su due si dichiara in grado di governare i processi che la incrementerebbero.
Particolarmente nel settore agroalimentare, strettamente legato alle immagini di nazioni e territori e alla salute umana, occorre consapevolezza di potenzialità e rischi per valorizzare strategie di webmarketing e per valutare l’efficacia dei sistemi di difesa.

“I social media stanno cambiando il mondo – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – e il sistema agroalimentare è particolarmente vulnerabile. Le nostre aziende devono imparare a gestire il web senza spaventarsi per la sua modernità e complessità. La gestione deve essere non solo professionale, ma anche quotidiana dove, alle competenze della comunicazione, devono accompagnarsi quelle di natura tecnica ed agronomica. In prospettiva una parte importante del nostro mercato verrà controllata dall’e-commerce, che a sua volta è influenzato dai cosiddetti blogger. Bisogna costruire un sistema di relazioni valido con i social media, garantendo ai nostri consumatori sempre maggiore trasparenza e qualità delle scelte imprenditoriali, per mantenere alta la reputazione, cioè la stima e la credibilità riguardo al brand e ai propri prodotti.”